come un geroglifico
- foglia grafica ventodistrada

- 1 set 2021
- Tempo di lettura: 2 min

è passato un anno. la strada ha sottolineato. qualcuno ci ha provato. è tornato Torino Danza. una nota pesante. mi è rimbalzata sul collo. il nesso? la confidenza minata dal centrifugo. qualcuno se ne intende?
community, rispetto. la connessione è importante. la scelta non va vincolata ad un. unico argomento. quell'antagonismo strano, che aspetta al di là del tavolo come la zucca vuota peri rifiuti. con tanto di sfida al cioccolato.
il. mio progetto era semplice. non si trattava di complicità. compagnia. danza. la traccia. una risposta espressiva alla break, così muscolare e silenziosa, in fondo. gli schemi, l'empatia. caratteristiche da studiare.
l'alternativa è il parossismo. che si stempera sul palco tra la mancanza di giustificazioni e il rimpianto. non è sereno. è allo sbando. tocca ddi certi momenti scesi, accessibili. relativamente mitici. e poi scivola nel silenzio.
la locandina di inizio parla chiaro. il palinsesto non è cambiato nonostante lo spavento, la rabbia, la suggestione. strano ma vero. in fondo non cui sono stati molti funerali per le strade. la gente non ha pianto. non ha urlato. c'era silenzio. la città era in lockdown e c'era silenzio.
in prospettiva sogno ancora di fare lo spettacolo giusto, quello che cambia le cose. la confidenza recupera sull'antagonismo.
il fumo. il caramello. riprodotto dal ghiaccio secco e dall'incenso. qualsiasi. ma sostanzialmente il movimento.
vorrei uno sfondo magnifico. con oggetti in scena. non. solo semafori. la gente. la strada. il fumo. perché....
uno spettacolo da intellettuali di sinistra del genere legalizzala pure che tanto non abbiamo voglia di vivere in segreto come clandestini. un po' al contrario rispetto al silenzio.
sognavo. di fare spettacolo tanto quanto qualcun altro segnava di fare affreschi.
un sogno gitano, non proprio la classica versione shekspiriano del sogno di una notte di mezza estate con i famosi folletti e le fatine che si gingillano a vanvera. una vera delusione. non avevo che 20 anni. poi il silenzio.
ogni tanto mi alleno.
ogni volta che comincia Torino Danza mi arrabbio e torno a sperare di riuscire finalmente a lavorare anch'io e non rimanere schiacciata dalla concorrenza.
lavoro nel campo della promozione e della comunicazione, non dell'arrivismo lunatico. si tratta di rispetto della bellezza. a libera scelta.
musica reggae. non si tratta di un esperimento platonico tra il. tirannico e il grottesco. nessun flash psichedelico tipo scienza infusa, ko signor sbirro, ok signor escort, fumo/non fumo, con lo flash da indirizzo web.
ballare con il fumo. esprimerlo. capire se ti solletica di più òe ginocchia o il confronto con il caffè. le ruote in scena. sperimentale. ma pacifista. lontano dagli schemi creati sulla base della disciplina per gestire il caos del rifiuto. calmiamoci. parliamone. sulla base di buoni presupposti.
mi piace ballare. non intendo acrobazie da circo o equilibri sperticati sulle unghie dell'alluce. come quella ragazza che fece ridere il dio sole degli antichi egizi. che poi da allora in poi vissero tutti felici e contenti per tutta la vita.




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